mercoledì 1 agosto 2018

3 FIABE COME (FORSE) NON LE AVETE MAI LETTE

Ciao a tutti!

Innanzitutto scusate l'assenza. Ho avuto un pò di contrattempi e ora mi sono finalmente liberato di un pò di cose.

Allora! Ripartiamo alla grande con questo articolo, ecco delle cose che forse non sapevate su alcune delle fiabe più conosciute di tutti i tempi dei fratelli Grimm. Cominciamo!


1. Il principe ranocchio

Per quanto la bella storiella della principessa, che bacia il rospo il quale diventa un bellissimo principe, sia dolce e smielata, la VERA fiaba non lo è.

Infatti la fiaba narra di una principessa che, giocando in un bosco vicino casa, fa rotolare la palla in acqua e piano piano la palla affonda. Arriva in suo soccorso un ranocchio che, in cambio della sua compagnia, le riporta la palla. La principessa però non aveva alcuna intenzione di giocare con un ranocchio, così appena lui le da la palla, lei scappa via, convinta che tanto non la potrà trovare.
Così, il giorno dopo, mentre la principessa sedeva a tavola, si sentì bussare alla porta. Andò ad aprire e vide il ranocchio e subito chiuse la porta. Il re si accorse del batticuore della figlia e le chiese il problema. Quindi la bambina spiegò tutto al re il quale le disse chiaramente che le promesse vanno mantenute. La principessa fu costretta ad aprire al ranocchio il quale stette con lei tutta la sera, finchè le chiese di accompagnarlo nella sua cameretta e andare a dormire. Alla principessa, ripugnava anche solo il pensiero di sfiorarlo con il dito però fu rimproverata dal re e salì in camera. Ad un certo punto, dopo le continue proteste del ranocchio, mentre erano sopra, la principessa lo prese e lo scagliò con tutte le sue forze contro il muro. Ma nel ricadere a terra, non era più un ranocchio ma un bel principe. E per volontà del re, futuro sposo della principessa.



2. Raperonzolo

Chi non conosce la famosa fiaba di raperonzolo? Lunghi capelli, una strega e un principe. Bene. Potrebbe essere un pò più cruenta.
Eccola qui:

Marito e moglie non potevano avere figli, finchè un giorno riuscirono. La moglie affacciandosi dalla finestra, vedeva un giardino con un'aiuola coltivata a raperonzoli. Il giardino apparteneva ad una strega potente e nessuno osava avvicinarsi. Così per la voglia di questi raperonzoli, le prese una malattia, Il marito dispiacendosene, al calar della notte scavalcò il muro e andò a rubare i raperonzoli. Ma col passare del tempo la voglia si triplicò e il marito fu nuovamente costretto a rubarli ma fu visto dalla strega che in cambio chiese il bambino che la moglie doveva dare al mondo e l'uomo accettò. La strega chiamò la neonata Raperonzolo e quando compì 12 anni, la rinchiuse in una torre che aveva solo una piccola finestra in cima.
Crescendo, diventò una bellissima bambina, con dei lunghissimi capelli. Quando sentiva la voce della strega:
                                     Raperonzolo, Raperonzolo, calami il tuo fronzolo

scioglieva i suoi capelli e li lanciava fuori dalla finestra, creando così una fune con cui la strega poteva salire.
Un giorno, il principe, passò con il suo cavallo vicino la torre e udì un canto soave. Volle avvicinarsi ma non trovò alcuna porta. Così ogni giorno tornava per sentire quel canto. Un giorno vide la strega avvicinarsi, recitare le parole e le trecce della ragazza cadere dalla finestra. Così il giorno dopo, andò e recitò anche lui quelle parole, Raperonzolo fece scendere le sue trecce e il principe salì. Lei inizialmente si spaventò dato che non aveva mai visto un uomo. I due si innamorarono e lei acconsentì a diventare sua sposa. Ma non sapeva come scendere dalla torre, così escogitarono un piano. Il principe doveva andare a prendere una matassa di seta così lei ne avrebbe fatto una scala. Nel frattempo lui sarebbe andato a trovarla ogni sera. Inizialmente la strega non si accorse di nulla, finchè Raperonzolo, un giorno si tradì nel parlarle. La strega si infuriò, le taglio i capelli e la cacciò in un luogo deserto ma non contenta di ciò, la sera quando venne il principe e chiese di calare le trecce, lei prese i capelli e li fece ricadere e quando il principe salì trovò la strega che gli disse che non l'avrebbe rivista mai più. In preda alla disperazione, il principe si gettò dalla torre, cadendo su dei pruni, non morì ma si forò gli occhi.
Prese a vagare per anni, finchè un giorno, arrivò nel luogo in cui viveva Raperonzolo, con i due gemelli che aveva partorito. Udendo una voce che conosceva fin troppo bene, il principe andò in quella direzione. Raperonzolo lo vide e piangendo lo abbracciò. Quando le lacrime bagnarono il volto del principe, i suoi occhi diventarono nuovamente chiari e riprese a vedere. Condusse Raperonzolo nel suo regno e vissero felici e contenti.



3. Cenerentola

Ultima ma non per importanza, Cenerentola.

Ad un uomo si ammalò la moglie che prima di morire chiamò la figlia e le disse di essere sempre buona e gentile con il prossimo.
L'anno dopo, l'uomo si sposò nuovamente. Con la moglie, entrarono in casa anche le figlie, due ragazze belle a vedersi ma cattive. Cominciarono a trattarla come una serva e a prenderla in giro giorno dopo giorno. La sera, stanca, andava a coricarsi sulla cenere vicino al focolare, per questo la chiamarono Cenerentola.
Il padre andava in viaggio per lavoro e un giorno chiese alle tre figlie cosa volessero portato. Le sorellastre di Cenerentola volevano gioielli mentre lei chiese al padre di portarle il ramo di nocciolo che avrebbe urtato la sua testa. Lui glielo portò e lei lo piantò sulla tomba della madre e crebbe un grandissimo albero su cui si posava un uccellino. Quando Cenerentola desiderava qualcosa, l'uccellino svolazzava e dal becco faceva scivolare quello che Cenerentola voleva.
Un giorno il re dette una festa che doveva durare tre giorni e a cui furono invitate tutte le belle fanciulle del paese, così che suo figlio potesse prendere moglie. Così, arrivato l'invito, le due sorellastre erano al settimo cielo e costrinsero Cenerentola ad aiutarle a prepararsi. Lei però voleva andare alla festa e lo chiese alla matrigna che le disse che aveva buttato una scodella di lenticchie nella cenere, se entro due ore sarebbe riuscita a vagliarle, sarebbe andata con loro.
Cenerentola, con l'aiuto delle colombe, riuscì nel suo intento ma la matrigna le proibì ugualmente di andare.
Così lei chiese all'uccellino che dal becco fece scivolare una veste d'oro e d'argento e scarpette d'argento e di seta. Andò alla festa ma le sorellastre e la matrigna non la riconobbero. Il principe appena la vide, la prese per mano e non volle danzare con altra fanciulla se non con lei, per tutta la sera. Ad un certo punto lei volle andare via e il principe volle accompagnarla ma lei sgusciò via e scappò verso casa. Lasciò le vesti sulla tomba e quando tornarono a casa, la videro sulla cenere.
Il giorno dopo, Cenerentola, di nuovo andò dall'uccellino che fece ricadere un vestito ancora più bello. Il principe la stava aspettando e danzò con lei per tutta la sera. Nuovamente quando lei volle andare via, lui provò a seguirla ma lei riuscì a fuggire.
Il terzo giorno, nuovamente l'uccello fece cadere un abito ancora più bello e questa volta le scarpette erano d'oro. Quando arrivò, tutti l'ammirarono con meraviglia e il principe volle danzare nuovamente solo con lei. Appena lei volle andare via, come al solito fuggì. Il principe però fece stendere uno strato di pece, così quando lei andò via, una scarpetta rimase attaccata e il principe la prese.
Il giorno dopo, il principe disse che solo la fanciulla il cui piede calzava perfettamente, sarebbe diventata sua moglie. Le sorellastre se ne felicitarono e andarono subito a calzare la scarpetta. La maggiore la provò ma per quanti sforzi facesse, l'alluce non voleva entrare. Così la madre le disse che, una volta diventata regina, non sarebbe più andata a piedi. La ragazza prese la forbice e si taglio il dito. Andò dal principe che la prese con se sul suo cavallo ma passati davanti al nocciolo e alla tomba, le colombelle dissero di fare attenzione a tutto quel sangue. Così il principe controllò e riportò la falsa fidanzata a casa.
La seconda sorellastra andò in camera e provò la scarpetta ma per quanti sforzi facesse, non riusciva a fare entrare il tallone, così la madre le disse di tagliarne una fetta, lei tagliò e soffocando il dolore andò dal principe che la prese con sé sul suo cavallo. Di nuovo, passarono davanti alla tomba e al nocciolo e le colombelle avvertirono il principe del sangue. Il principe controllò e la riportò a casa. Arrivati, chiese se c'era un'altra figlia, il padre rispose che c'era solo un'intristita Cenerentolina della vecchia moglie e che non aveva senso fare la prova con lei. Il principe la volle vedere lo stesso e quando lei arrivò, il principe la fece sedere e le fece provare la scarpetta...che le stava a pennello, alzandosi il volto e guardandola, il principe riconobbe la bella fanciulla con cui aveva danzato, la prese e la portò con sé per sposarla.
Alle nozze, le sorellastre, provarono a ingraziarsi la sposa.
Mentre gli sposi andavano in chiesa, la maggiore era a destra e la minore a sinistra e le colombe cavarono un occhio a ciascuna, poi, all'uscita, la minore stava a destra e la maggiore a sinistra e nuovamente le colombe cavarono il restante occhio a entrambe. La punizione per la loro malvagità fu di rimanere cieche a vita.



Ed eccoci alla fine. Che ne pensate, un pò macabre, soprattutto Cenerentola, vero?😉











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