mercoledì 15 agosto 2018

DA DOVE VENIAMO? DOVE ANDIAMO? UN SGUARDO ALL'INTERNO DI "ORIGIN" DI DAN BROWN

Ciao!
Oggi parlerò di Origin. Finito di leggere qualche minuto fa.

Origin 
Dan Brown




"Da dove veniamo?"
"Dove andiamo?"

La storia riguarda un'altra avventura dell'ormai amatissimo professor Langdon. Questa volta il nostro professore si trova in Spagna, dove sta per assistere ad un annuncio importantissimo di un futurologo famoso in tutto il mondo, suo amico, che lo ha pregato di partecipare all'evento.
Il futurologo, Edmond Kirsch, giorni prima, era riuscito ad ottenere un incontro segretissimo con tre figure importanti del contesto religioso mondiale. Durante l'incontro, aveva fatto vedere loro una presentazione in cui riusciva a dare risposta a due domande: "Da dove veniamo?"; "Dove andiamo?".
I tre personaggi rimangono sconvolti dalla presentazione. Il futurologo inoltre, anticipa la visione della presentazione al mondo intero, rispetto alla data conferita ai tre.
Purtroppo però, la sera del grande evento, qualcosa va storto e il nostro professor Langdon, grazie all'aiuto di una compagna di avventura e un inaspettato amico, dovrà trovare il modo di far vedere al mondo intero la scoperta del suo amico Edmond Kirsch.


Le classiche domande che hanno sempre affollato la testa di ogni essere umano, si ripetono incessantemente nel corso della narrazione:

Esiste Dio?
Come è possibile l'esistenza?
Cosa succederà dopo?
Come facciamo ad essere così?

E così via dicendo, tutte domande riassunte in altre due:

Da dove veniamo?
Dove andiamo?

Ecco le domande principali del libro, a cui verrà data una risposta.

La lettura mi ha intrigato molto e quasi non riuscivo a staccare gli occhi dal libro. Rispetto al precedente "Inferno" che, onestamente, non sono riuscito a finire, questo mi ha ridato emozione e fiducia in uno degli scrittori che fino ad ora riesce a colpirmi sempre. Il libro è molto scorrevole e di nuovo ritrovo una delle cose che più apprezzo di Dan Brown, ovvero i piccoli capitoli, poche pagine, stacca e riprende il filo. Cosa che a mio modesto parere è utilissima per chiudere il libro, senza poi dover riprendere le fila di un discorso di decine e decine di pagine.
Sicuramente questa è una lettura impegnativa, una di quelle letture che credo si debbano fare in completa solitudine, senza televisori accesi in sottofondo o con gente accanto. Come sempre, inoltre, da apprezzare sono le numerose ricerche condotte dallo scrittore.
C'è chi critica lui e il suo modo di scrivere e ho letto qualche critica, personalmente non la penso in questi termini, penso anzi che dia spunti di ricerca e nozioni che, in un mondo quale quello attuale, non sono da buttare, in un romanzo.

Le domande su Dio e sulla religione sono un punto fisso, forse, di questo ciclo di libri. Da una parte il team scienza, che crede solo ai fatti e dall'altra il team religione che crede ad entità che non si vedono e toccano ma che si sentono.
Forse però, il vero punto interrogativo è: "Se esistesse un punto d'incontro?"
Questo punto interrogativo, verrà sottolineato verso la fine.
Forse si perde troppo tempo a combattersi l'un l'altro. Se solo la mente umana decidesse una buona volta di collaborare.

È solo una storia però a mio parere dà molti spunti di riflessione. Su Dio, sulla scienza e sull'essere umano.
Personalmente, sono uno studente di ingegneria e la scienza è il mio pane quotidiano...però sono anche un credente. Dovrei essere combattuto, da un lato o dall'altro. In realtà sono contento. Per il fatto che, qualunque sia la verità, se un giorno dovessimo scoprirla, sarà comunque una scoperta affascinante e questo mi fa brillare gli occhi. Allo stesso tempo, penso che ci possa essere un punto d'incontro tra Dio e la scienza. Attenzione però, Dio, non le religioni. Le religioni, purtroppo, sono un'altra cosa. Ma questo è solo un mio pensiero e non credo sia il luogo giusto per parlarne.

Da dove veniamo? 
Dove andiamo?
Siete ancora qui? Andare a leggere questo libro!




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